DI ANGELO VELLA

domenica 5 dicembre 2010

FREE SPIRIT FREE WORLD

" L'unica cosa che conta è l'inquietudine divina delle anime inappagate. E' assolutamente necessario che diamo un senso alla nostra vita. Non quello che gli altri vedono, ma il tour de force che consiste nell'imprivervi il sigillo dell'Infinito " ... PERCHE SONO LE ANIME LEGGERE QUELLE CHE RIESCONO A VIVERE A PIENO LA VITA ... QUELLE ANIME CHE VIVONO INTO THE WILD ... SONO LE PERSONE CHE INCONTRI PER STRADA CON IL POLLICE IN SU COME QUEL CAZZO DI SORRISO ... E TU PENSI CHE CAZZO C'AVRA' DA RIDERE QUEL POVERO BARBONE ... ECCO SIGNORI STANOTTE LA STORIA SI FERMA SU ALEXANDER SUPERTRAMP ... PER CHI NON LO CONOSCESSE ANCORA ...


CHRIS MCCANDLES



Nasce il 12 febbraio dell'anno 1968 nel Sud della California, da Walt McCandless, un dipendente della NASA, e Wilhelmina Johnson, un'impiegata. Dopo sei anni a El Segundo, la famiglia si sposta inVirginia. Nel 1990 si laurea con il massimo dei voti in Storia e Antropologia all'Università Emory. Benestante di famiglia, decise di attraversare l'Ovest Americano da solo, dopo aver donato i suoi 24.000dollari di risparmi alla Oxfam.[1]
Intraprese inizialmente il suo viaggio con la sua vecchia auto, una Datsun gialla B210 del 1982, un acquisto dell'ultimo anno di liceo con cui Chris amava viaggiare durante le vacanze scolastiche. Questa fu ritrovata da un gruppo di ricercatori di fiori rari nel deserto del Mojave, all'interno Mccandless aveva abbandonato una chitarra Gianini, un pallone da football, un sacchetto di immondizia pieno di vecchi indumenti, una canna da pesca, 10 kg di riso, un rasoio elettrico nuovo, un'armonica a bocca, i cavi della batteria e le chiavi. Il ragazzo abbandonò il proprio mezzo a causa di un'ondata d'acqua proveniente dal fiume, accanto al quale si era accampato, che bagnò il motore rendendo l'automobile inutilizzabile. Prima di lasciare la sua auto bruciò i propri risparmi e si liberò di ogni prova della sua identità, gettando via anche la targa dell'auto. Proseguì quindi a piedi facendo autostop. Trascorse gli ultimi 112 giorni della sua vita nei boschi dell'Alaska, nel parco nazionale di Denali, avendo come unico rifugio un vecchio autobus abbandonato, da lui rinominato Magic Bus (che è attualmente meta di pellegrinaggio da parte di coloro che sono rimasti affascinati dalla sua storia). Per un certo periodo, Chris riuscì a sopravvivere con l'ausilio di pochi strumenti: un fucile Remington calibro 22, una sacca di riso, un libro sulle piante commestibili del luogo, ed altri semplici oggetti da campo. Fu ritrovato morto dentro l'autobus nell'agosto del 1992 da due cacciatori, i quali scoprirono il corpo a due settimane dal decesso. Ufficialmente è morto di fame (al momento del ritrovamento il cadavere pesava circa 30 kg), ma altre possibili cause sono il freddo, l'aver ingerito accidentalmente alcune piante velenose. Nel vecchio autobus, accanto al cadavere, furono ritrovati numerosi appunti da lui scritti, una macchina fotografica con cui aveva effettuato degli autoscatti, una borraccia di plastica verde, alcune pastiglie per purificare l'acqua, un paio di pantaloni imbottiti, guantoni di lana, una bottiglia di repellente degli insetti, un cilindro consumato di Chap Stick, una scatola di fiammiferi, un paio di stivali in plastica marrone e alcuni libri di autori quali Lev TolstojJack London e Henry David Thoreau.

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